Per sua definizione il vano corsa ascensore costituisce uno spazio delimitato e sicuro entro cui si muove la cabina, il contrappeso e tutti gli organi meccanici preposti al regolare funzionamento dell’impianto di sollevamento, sia esso ascensore sia piattaforma elevatrice.
La norma UNI EN 81.20, inoltre, definisce il vano corsa come volume tecnico delimitato dal fondo fossa, corsa e testata e tali spazi, compreso il locale macchinario, non devono esser usati per scopi differenti da quelli propri dell’impianto ascensore. Quindi non devono trovare alloggiamento all’interno di tale volume, altri impianti (es. tubazioni, cavidotti, etc.) che non siano strettamente funzionali alla meccanica dell’ascensore. Il vano corsa, sia esso in acciaio strutturale sia in calcestruzzo o altri materiali, deve rispondere ai requisiti di sicurezza strutturale e di conformità alle norme e regolamenti nazionali e regionali vigenti nel sito di installazione, e pertanto dovrà essere preventivamente comunicata all’ente preposto al controllo delle opere edilizie del territorio competente (Comune o Provincia). In particolare per le strutture, poiché interessano la pubblica e privata incolumità, sono obbligatorie le verifiche di sicurezza strutturale per le quali si fa riferimento al decreto 17 gennaio 2018 Aggiornamento delle “Norme tecniche per le costruzioni” (NTC2018) e alla sua Circolare esplicativa n° 7 del 21 gennaio 2019.
In particolare le strutture del vano corsa, in generale, deve possedere sufficiente robustezza e solidità strutturale per resistere alle azioni o carichi di progetto che si possono manifestare nel corso della loro vita di esercizio. In particolare tali azioni si differenziano per gli impianti posti all’interno di edifici sisma e spinte impianto, mentre per i vani posti all’esterno si devono sommare alle precedenti anche le azioni dovute al vento e alla neve. Pertanto una buona conoscenza delle condizioni di installazione, del sito e della possibile esposizione a carichi o azioni esterne possono incidere significativamente sulla buona riuscita di una corretta installazione. In questo caso la sinergica collaborazione tra il progettista e l’ascensorista installatore risulta fondamentale e necessaria. Le strutture metalliche per vano corsa ascensore, comunemente denominate “castelletti”, sono strutture realizzate mediante assemblaggio di elementi metallici in sezione per lo più ottenute per sagomatura a freddo di lamiere in acciaio laminate a caldo (UNI 10025). Tali sezioni denominate “pressopiegati” rappresentano la maggior parte dei casi di elementi costitutivi dei castelletti. Per le strutture metalliche, in generale, è vigente la norma armonizzata UNI EN 1090:1:2012 e la sua revisione ultima del 2018, che ha introdotto la parte 4 relativa ai sagomati a freddo (cold formed steeel section) in forza della quale il Produttore emette un certificato denominato Dichiarazione di Prestazione (DoP) e la relativa marcatura CE della struttura e dei suoi componenti strutturali.
CMAlifts è dotata di un procedimento di controllo (Piano di fabbrica FPC) che consente di realizzare il prodotto strutturale in conformità a quanto disposto dalla normativa tecnica e in perfetta affidabilità e sicurezza imponendo un sistema di controllo interno sulle lavorazioni e sui processi di assemblaggio rigorosi e qualificati. Infatti dal 1° luglio 2014 è fatto divieto di immettere sul mercato europeo strutture metalliche che non siano dotate di attestazione EN 1090 ovvero non possono essere installate strutture senza i certificati DoP e marcatura CE.
Pertanto fondamentale è la figura del direttore di cantiere o di montaggio che deve assicurarsi che le strutture siano dotate della necessaria certificazione e documentazione tecnica.
Infatti propedeutica alla certificazione di regolare montaggio è la verifica della documentazione di corredo della struttura e dei suoi componenti (bulloneria, controventi, cristalli di sicurezza, ancoraggi, etc..) da parte del responsabile del montaggio che a vale di tutte le verifiche formali e dei controllo di corretta esecuzione e montaggio della struttura, rilascia un certificato di regolare montaggio esecuzione, che unito alle verifiche e prove disposte invece dal DM 17.01.2018 per la direzione lavori, completano i documenti utili al collaudatore statico di approvare le strutture e consentire così l’esercizio dell’impianto ascensore completo.
Un aspetto cruciale è invece quello della conservazione in efficienza dell’impianto ascensore e del suo vano corsa. Per il primo ci sono le norme ascensoristiche che prescrivono le verifiche periodiche per le strutture del vano corsa invece, si rimanda ad un manuale di manutenzione delle strutture che viene fornito unitamente alle verifiche strutturali dello stesso secondo il disposto del punto 10 delle NTC2018.
Il piano di manutenzione delle strutture è un documento complementare al progetto esecutivo delle strutture e che prevede una pianificazione di attività di intervento al fine di mantenere nel tempo la funzionalità, le caratteristiche di qualità, l’efficienza ed il valore economico della struttura. Pertanto è compito dell’installatore dell’impianto ascensore e del progettista delle opere incaricato dal committente utilizzatore dell’impianto, comunicare a quest’ultimo le responsabilità e gli adempimenti necessari per il regolare funzionamento dell’impianto e della buona conservazione delle strutture del castelletto.
Le manutenzioni e i controlli dovranno però essere eseguiti da personale tecnico qualificato e quindi si potrebbe pensare anche ad una forma integrata di servizio da rendere in addendum alla convenzione sottoscritta con il committente utilizzatore per cui l’installatore possa anche svolgere tale ulteriore mansione professionale, con possibilità di incrementare il proprio business o meglio concorrere sul mercato con altri competitor.
Pertanto una virtuosa collaborazione tra il produttore della struttura, il progettista delle opere generali e l’ascensorista installatore può generare le condizioni essenziali di efficienza e organizzazione che non potranno che indurre la massima soddisfazione del committente finale.
Ing. Michele Masciavè – Esperto di progettazione e di calcolo delle strutture metalliche